Siccome l'altro giorno ho fatto un post sui cervi di Nara, continuo a raccontare qualcosa sui cervi.
Nella lingua giapponese volgare, c'è il modo di dire "shikato-suru", che vuol dire ignorare con cattiveria.
Per esempio, se io ho chiamo Mario o gli ho parlato, ma Mario non mi ha risposto o addirittura ha fatto finta di non avermi sentito, Mario ha fatto "shikato" con me.
Si può dire:
Lana ga yonda noni Mario wa shikato shita.
らなが呼んだのにマリオはシカトした。
Mario ha fatto finta di non aver sentito Lana, nonostante che l'avesse chiamato.
Shikato e shikato-suru sono le parole derivate dal disegno di cervo, una delle carte di gioco "hanafuda". Come le immagini sopra, sono composte da quarantotto carte. Ogni mese ha quattro carte che corrispondono alle piante della stagione con gli animali o qualche oggetto.
Il primo gruppo di quattro carte a sinistra è di gennaio con pino. Quello con la gru è più importante tra le quattro.
Sotto di queste quattro, c'è un altro gruppo di febbraio, con la pianta di ume. Quella con l'uccello uguisu che è molto amato in Giappone con il canto "Hoooo hokekyo!" ha più valore tra queste quattro.
Quelle di ottobre sono collegate alla pianta colorata nell'autunno detta momiji. Tra di queste c'è una carta con il cervo. Il cervo ha il viso girato di fianco.
Ignorare qualcuno fa immaginare il cervo delle carte: shika (che significa cervo) too (che significa decimo mese) perché come se ti snobbasse.
Oggi "shika-too" è diventato "shikato". All'inizio era la parola dei giocatori d'azzardo. Ma oggi sopratutto i giovani lo usano spesso quando parlano.
Un cervo con il viso girato con i momiji
Nel gioco "Koikoi", si possono prendere i punti alti se raccoglie queste tre, la carta con il cinghiale, con il cervo e con le farfalle. La combinazione si dice "ino shika choo". Anni fa l'ho già spiegato, ma non importa ripeterlo.
L'autore di Naruto ha preso da questo per il nome del gruppo dei ragazzi: Ino, Shikamaru e Chooji.
Cinghiale si dice in giapponese inoshishi. Farfalle sono choocho.
Lana
Nessun commento:
Posta un commento