La statua di Hōichi senza orecchie nell'ex Amidaji di Shimonoseki, Yamaguchi
"Miminashi Hōichi" è la storia folcloristica sul bonzo cieco Hōichi. Il titolo significa Hōichi privo di orecchie.
C'era una volta il bonzo Hōichi nel tempio buddista Amidaji di Shimonoseki. E' cieco. Era bravo da narrare "Heikemonogaktari" accompagnato con lo strumento musicale biwa.
Un giorno quando non c'era nessuno nel tempio, Hōichi si esercitava a suonare biwa.
Ad un certo punto appare un samurai e chiede a Hōichi di venire con lui a casa di un nobile che vuole ascoltare biwa.
Hōichi è uscito dal tempio guidato dal samurai, ed è arrivato ad un palazzo. A Hōichi sembrava che ci fossero molte persone che lo aspettavano. Gli hanno richiesto di narrare la parte di "Dan no ura".
Suonando il biwa e narrando, Hōichi ha sentito i nobili piangere. Alla fine i nobili gli hanno chiesto di venire a suonare di nuovo per una settimana e di non parlarne a nessuno.
Il priore del tempio aveva dubbi su Hōichi che esce ogni notte, quindi lo ha fatto inseguire dagli altri servitori per sapere dove andava. I servitori hanno seguito Hōichi e l'hanno trovato che suonava davanti alla tomba dell'Imperatore Antoku circondato dagli onibi (i fuochi galleggianti che vengono considerati gli spiriti dei morti). Questo imperatore è nipote di Taira no Kiyomori che aveva stabilito il potere del clan Taira, ed è morto nella battaglia di Dan no ura, aveva solo sei anni.
I servitori, pensando che Hōichi fosse stato impossessato dai morti, lo hanno portato nel tempio.
Il giorno dopo, dovendo lasciare Hōichi nel tempio da solo, il priore ha scritto la sutra sul suo corpo perché gli spiriti non possano vederlo. Gli ha ordinato poi, di non parlare nonostante gli spiriti lo cercassero.
Il priore, tornato tardi ha trovato Hōichi che aveva perso le orecchie. Lo spirito di un samurai le aveva portate via, perché il priore non aveva scritto la sutra sulle orecchie.
Successivamente nessun spirito è apparso a prenderlo. Hōichi, guarito ma ormai senza orecchie, è diventato famoso con la sua storia orribile accaduta su di lui, oltre alla sua bravura.
Miminashi Hoichi (1976), nell'anime "Manga Nippon Mukashibanashi".
Forse è più facile da capire guardando il video piuttosto che il racconto nel mio italiano.
il post su Manga Nippon Mukashibanashi
http://grandebanzai.blogspot.it/2009/05/manga-nippon-mukashibanashi.html
"Heike Monogatari" è il romanzo sulla splendida epoca per il clan Taira e il clan perdente Minamoto. Racconta poi sulla guerra tra Genji (il clan Minamoto) e Heishi (quello Taira) e il crollo del clan Taira. Veniva trasmesso dalla narrazione dei biwa-hōshi con lo strumento musicale biwa. Biwa-hōshi sono i ciechi musicisti e narratori delle varie storie. Le raccontavano suonando lo strumento biwa.
Una musicista narratrice di adesso presenta la parte "Dan no ura" in un tempio.
Lei non è cieca, però.
Ci sono due tipi di biwa, con quattro corde o cinque corde.
Dicono che entrambi sono nati nell'ovest dell'asia, e tutti e due sono stati portati dalla Cina.
Le immagini sono di alcuni biwa, passati per La strada della Seta e conservati in Shōsōin di Nara.
Biwa con quattro corde
La parte sotto
Ha il collo storto a 90gradi
Il disegno dei musicisti sopra un elefante
Con cinque corde
La vista da sotto
Viene disegnato un camello.
Il musicista ha il biwa con quattro corde.
le immagini sono da : http://www.geocities.jp/saitohmoto/hobby/gakki/Shosoin/Shosoin.html
Il lago più grande in Giappone è Biwako.
Dicono che si chiama così perché la sua forma sembra simile a biwa.
Lana
Le storie Giapponesi hanno sempre una vena interessante.La faida fra il clan Taira & Minamoto lo giocato nel gioco Genji uscito su Playstation
RispondiEliminaMi pare che tu l'abbia raccontanta benissimo. Oltretutto la storia di Hōichi è uno degli episodi del bellissimo film "Kwaidan" (1964) di Kobayashi Masaki. Credo sia conosciuto anche in Italia (sicuro dai cinefili).
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