17 maggio 2009

Nopperaboo e mujina

Nopperaboo descritto in un libro in periodo Edo

Nopperaboo (のっぺらぼう) , sembra uno yokai, ma in realtà è una trasformazione di mujina, un animale che inganna gli umani, come tanuki (procione) e kitsune (volpe) in folclore giapponese.

In certe regioni, anche tanuki si chiama mujina. Circa 90 anni fa, c'era un processo sulla violazione della legge per la caccia degli animali, del quale il punto controverso era "mujina è tanuki o no".

Nopperaboo è diventato famoso per un racconto di Koizumi Yakumo (小泉八雲,1850 -1904), uno scrittore e cittadino giapponese con l'origine greco-irlandese. Il suo nome era Patrick Lafcadio Hearn.

Il racconto si chiama "Mujina":

E' la storia successa in Kinokunizaka a Tokyo. Un commerciante, camminava in piena notte per strada, ha incontrato una donna che piangeva coprendosi la faccia con la manica di kimono. Il commerciante le ha chiesto cosa era successo. La donna ha girato la testa, ma non aveva occhi, né naso, né bocca sulla faccia. Il commerciante è scappato dalla donna. In fondo della strada ha trovato quindi una bancarella di soba. Terrorizzato, ha iniziato a raccontargli alle spalle cosa aveva visto. Allora l'uomo del locale gli chiede, "Quello che hai visto era così?", mostrando la faccia. Era senza viso di nuovo. Il commerciante è svenuto, e la luce del locale è sparita.


Anaguma, cosiddetta mujina

Si trasforma non solo a nopperaboo, diventa come vuole.
A Kameari, c'è una tomba per mujina (mujinazuka). La leggenda dice : quando è stata costruita la ferrovia vicino qua, c'erano delle voci strane: C'erano più treni che in orario ufficiale. Un giorno hanno scoperto i corpi senza vita di mujina. La gente del villaggio ha pensato che gli animali, avendo perso il loro territorio, si sono trasformati in treno per protestare. Un bonzo ha fondato un tomba per gli animali nel suo tempio.  


Mujinazuka, la tomba per mujina

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Mujinazuka a Kameari, Tokyo
Lana

1 commento:

  1. Vi ringrazio infinitamente per la storia del nopperabo.
    Il ricordo di questa leggenda mi accompagna fin da piccolo pensate un pò...è davvero terrorizzante.
    Grazie ancora. ^ ^


    Giulio

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