C'è un modo di dire: "Hara ga hette wa ikusa wa dekinu" (腹が減っては戦はできぬ). Vuol dire, chi ha fame non può combattere bene. "Hara ga hette" è modificato con la forma in "te" da "Hara ga heru", cioè "avere fame". come "onaka ga suku". "Ikusa" è battaglia o combattimento, in altre parole più moderne è "tatakai". "Dekinu" è un modo di dire anacronistico di "dekinai", cioè "non si può" o "non posso" o "non puoi".
Questo modo di dire viene usato non solo per combattimento, ma anche per lavoro, studio, e qualunque cosa.
Con questo concetto Kotobukiya ha iniziato e vendere le bacchette a katana. Ci sono tre tipi: uno è di katana immaginata per Sanada Yukimura. Un altro è di Maeda Keijiro, e l'ultimo è di Date Masamune.
Dicono che hanno chiesto e ottenuto il permesso di usare gli stemmi ai clan.
Un tipo di bacchette, Sanada Yukimura
Hashioki, l'appoggio per bacchette
da : amazon
Di Maeda Keijiro.
da: : amazon
Di Date Masamune
da: amazon
Ognuno costa circa 9euro.Sono belle ma sinceramente sembrano scomodo per la tsuba (鍔, la sporgenza delle bacchette).
Lana
Sono davvero belle, ma in effetti quelle sporgenze potrebbero causare imbarazzanti incidenti...
RispondiEliminaCiao complimenti per il blog.
RispondiEliminaQueste bacchette sono fighissime *_* Però in effetti immagino anch'io la scomodità
Molto carine, le vendono nella mia fumetteria. Ma lo stemma della seconda bacchetta non era dei Tokugawa? (non vorrei dire una cavolata quindi correggetemi se sbaglio)
RispondiEliminaShogun-dono,
RispondiEliminaQuello di Tokugawa è mitsuba-aoi o si dice anche aoi-mon.
è questo:
http://goo.gl/YAZ3m
Lana