28 febbraio 2010

L'esercitazione in zoo


Gli zoo principali in Tokyo sono di Ueno e di Tama.
Ogni anno in reciproco tra i due zoo, lo staff fa le esercitazioni all'ipotesi che qualche animale è scappato.
Questo anno, c'era allo zoo di Ueno.

Secondo la conferenza stampa dello zoo, lo scenario di questo anno è:

Una tigre, per la caduta dell'albero a causa di un terremoto, esce fuori del recinto.
Lo staff quindi organizza immediatamente il quartiere generale per commando composto dai vari ruoli.
Una squadra guida i visitatori al sicuro e un' altra comunica con la polizia e i pompieri di Tokyo. La squadra per la cattura conduce l'animale al punto dove il quartiere ha deciso, utilizzando la rete.
Un visitatore, spaventato dalla tigre, crolla per attacco cardiaco. La squadra di soccorso lo salva con l'apparecchio AED (defibrillatore semiautomatico).
Uno dello staff si ferisce, attaccato dalla tigre. La squadra lo salva con la collaborazione della polizia e i pompieri.
La squadra di cattura spinge la tigre al posto giusto, la fa dormire con il fucile d'anestesia e la porta via.



fonte: il sito di Prefettura di Tokyo  :  

E' stato fatto il 10 febbraio. Il filmato è del telegiornale regionale.



So che fanno sul serio. Ma non riesco a non ridere. La tigre è carina.

Qualche straniero ha messo su youtube gli esercizi passati a Ueno.
Per certi commentatori, l'esercizio sembra uno scherzo o inutile.
caso orso bianco 2002 : http://www.youtube.com/watch?v=6dDL7suUM_g
caso rinoceronte 2004 : http://www.youtube.com/watch?v=PgHQfxT7ImI


E' importante come organizzare lo staff in caso dell'emergenza, e come comportarsi con calma.
Quando in panico, facilmente si dimentica dove si trovano gli apparecchi che ci servono.

Lana

27 febbraio 2010

Shibuya e dintorni

Mi sono recato allo studio televisivo di NHK a Shibuya. 

Il palazzo di NHK

Si può visitare StudioPark senza prenotazione ogni giorno, tranne ogni terzo lunedì e qualche festa.
Si può vedere come trasmettono i programmi e come fanno le riprese. Se c'è la trasmissione in diretta, si può partecipare come uno degli ospiti. 
Le parti interessanti sono proibite da fotografare, per cui non l'ho fatto dentro.

L'ingresso StudioPark.

Il pagamento è 200 yen (1.65 euro). Era meno interessante per me rispetto ad altre visite, come fabbriche o il  centro della sicurezza, ecc. 


Vicino alla stazione di Shibuya

I locali in Spain-zaka

L'incrocio davanti alla stazione

Da qua, metto le foto sul tempio Meiji Jinguu, che ho visitato un altro giorno.
E' comodo arrivarci da Harajuku.  

Meiji Jinguu



l'ingresso del museo

il parco, Yoyogi Koen


i corvi sugli alberi

Non si capisce bene con la foto, ma i corvi sono grandi, e sono anche intelligenti. Almeno dicono così... 

Spain-zaka si trova qua:

Lana

26 febbraio 2010

Il centro della sicurezza


Sono andata ad un centro per imparare la sicurezza, un dipartimento dei pompieri di Tokyo.
Ci sono tre centri in Tokyo, quello che ho visitato si trova a Honjo.

Si deve prenotare la visita. Una conduttrice guida e spiega come fare.
La visita normale dura circa un'ora e cinquanta minuti. 

1. Guardare un film corto in 3D.
Il teatro è nuovo, ma il film è abbastanza vecchio e economico. Sono state riprese delle scene di un terremoto catastrofico. Era traumatico... 

2. Scappare dal fumo

In un piano del palazzo, fanno finta di aver un incendio. Si chiudono certe porte per bloccare il fuoco, i visitatori devono uscire dal fumo seguendo la segnalazione dell'uscita di emergenza al buio.
Con un gruppo di quattro perone, sono scappata velocemente dal fumo, perché ero seria. 
Tornata dalla conduttrice, ho saputo che eravamo monitorati. Un altro gruppo, ci è voluto più di tre minuti per scappare, sarebbero morti, così ha detto la conduttrice. 
Era faticoso camminare in basso per non respirare il fumo, nonostante che fosse finto, non velenoso.

3. Spegnere il fuoco 

Abbiamo imparato come si usa l'estintore. 
Allo schermo, si lancia il contenuto dell'estintore.  Prima dell'uso, si deve urlare "kajidaaaa!" (E' un incendio!).
Il vero estintore contiene la polvere ma abbiamo lanciato l'acqua appositamente messa dentro.
L'estintore è utile solo quando il fuoco è ancora piccolo. Se il fuoco è troppo potente, è inutile.
Ho saputo che la polvere dura solo circa 15 secondi!. Pensavo di più, almeno un paio di minuti. 

4. L'esperienza del tifone

Scegli l'impermeabile e gli stivali adatti prima di entrare nella stanza di tifone.
Con la segnalazione della conduttrice, inizia a piovere e a soffiare il vento. Il vento è di 30 metri al secondo. 
Nella stanza ci sono delle barre orizzontali. Se non tieni la faccia in giù, l'acqua entra dal collo.  

5.  L'esperienza terremoto

Si può sentire la simulazione del terremoto successo nel 1995, il Terremoto di Kobe (le immagini sono qua). 
L'oscillazione è molto naturale, ovviamente. Sembrava un tempo lunghissimo, invece circa venti secondi.
Pur sapendo che era finto, avevo tanto paura. Non ho potuto altroché afferrare una gamba del tavolo. 
Il tavolo è stato fatto morbido. Dopo l'oscillazione si deve aprire la porta. 
Fino a qualche anno fa, si diceva che va spento subito il fuoco, ma oggi si impara "proteggiti". 
Adesso in Tokyo quando succede il terremoto a certi gradi, si spegne il gas automaticamente.  

Era interessante. Purtroppo non ho fatto nessuna foto perché ero impegnata. 
Le immagini sono dal sito del centro : http://www.tfd.metro.tokyo.jp/hp-hjbskan/index.html

Lana

25 febbraio 2010

Le magliette di "Attack No.1"


Una società ha ottenuto il diritto di vendere le magliette disegnate di "Attack No.1", il manga e l'anime popolare negli anni sessanta.

Ayuhara Kozue, la protagonista

Una frase conosciuta nella sigla dell'anime, 
"quando in difficoltà, quando in tristezza....".

C'erano molte ragazze che avevano iniziato questo sport, pallavolo.
Ma queste ragazze, ormai devono avere più di cinquanta anni.
Chissà chi acquisterà le magliette allora?

Ricercando però, ho saputo che ultimamente è stato trasmesso il live action di "Attack No.1".

la sigla, la canzone stessa ma rifatta per il live action del 2005 e le immagini dell'anime del 1969 - 1971.

Questa è una sigla italiana, "La fantastica Mimì".

Non sapevo che si chiamasse Mimì in Italia, Mila in Germania.

Lana

Il lavoro di Inoue Takehiko

Nel settembre 2009 hanno trasmesso un documentario su Inoue Takehiko, l'autore di "Slam Dunk" e "Vagabond".
E' la prima volta che aveva accettato questo tipo di servizio televisivo. La condizione era che solo una persona poteva riprendere con la telecamera.
Le riprese con le interviste sono andate avanti per un 'anno.

la prima parte del documentario

la parte seconda :http://www.youtube.com/watch?v=a2wGpthlUyA
la parte terza :http://www.youtube.com/watch?v=xyki54QvMh8

la quarta parte

Quando aveva otto anni, i suoi genitori si sono separati, per cui sua mamma ha portato i suoi tre bambini alla  casa sua in Kagoshima, Kyushu. Il nonno era come un padre per i piccoli. 
L'incontro con il manga "Dokaben" di Mizushima Shinji ha cambiato la sua vita. L'immagine a 2 min.18 sec. nel filmato è stato disegnato da Inoue a undici anni.
Inoue dichiara che le parole del nonno rimangono in lui sempre come una batteria: "i cappelli (che disegni tu) sono come se fossero vivi".
Nella media e superiore, facendo il club di basket ha continuato a fare manga. Quando era uno studente universitario, ha mandato una sua opera ad una rivista. L'editore della rivista, accortosi delle sue capacità, ha proposto di diventare un mangaka professionista. Inoue ha lasciato l'univesità a venti anni, ha iniziato a vivere come un vero mangaka a Tokyo.

L'ultimo filmato è stato postato da un'altro utente di youtube. Quindi tra quinta  e sesta, c'è un buco di circa un minuto. 
Poi, il sesto filmato è stato fatto male: la voce e il video non sono sincronizzati. 


la parte sesta : http://www.youtube.com/watch?v=_90Z3siu18M
la parte settima (l'ultima) : http://www.youtube.com/watch?v=D6gcJ-4MYGA

Lana

22 febbraio 2010

DARKER THAN BLACK - Ryusei no Gemini


Dopo "DARKER THAN BLACK - Kuro no Keiyakusha", l'ultimo trimestre del 2009 è stata trasmessa "DARKER THAN BLACK - Ryusei no Gemini".

il post su DTB, la prima serie è :

La storia, due anni dopo della fine della prima serie, inizia in Russia.
Dalla Russia, si svolge in Hokkaido, e poi in Tokyo.

Ho raccolto le immagini e le foto corrispondi alle scene.

Il centro della città di Sapporo (episodio 6)

Il quartiere Susukino, Sapporo (episodio 4)




Un edificio dell' Osservatorio Astronomico Nazionale
a Mitaka, Tokyo (episodio 4)


Il grattacielo Sunshine Ikebukuro (episodio 10) 


Sunshine (episodio 11)

Higashi Ikebukuro (episodio 11)
le immagine sono da : http://d.hatena.ne.jp/riyot/   

Questa volta, il protagonista Hei è alcolizzato sporco e violento.
Chissà cosa è successo durante i due anni, guardando le quattro puntate che verranno contenute in dvd, si capirà?
Sono rimasti molti dubbi, speriamo che faranno la terza serie.

Lana

20 febbraio 2010

Kamakura

Kamakura è una casetta costruita con la neve per l'evento tradizionale nei paesi del nord in Giappone. 

Non è la città di Kamakura in Kanagawa. La città di Kamakura si scrive 鎌倉, invece la casetta di neve di solito si scrive in hiragana, かまくら. Dicono che si chiama così perché deriva da kamikura (il luogo dove c'è la divinità, e si dice anche, kama di kamakura intende pentola, cioè il luogo dove c'è la cucina).

Vengono fatte il 15 gennaio del calendario lunare, (in questo anno era la metà del febbraio). I bambini invitano gli abitanti alle casette. Nell'interno c'è un piccolo tempietto da dedicare alla divinità dell'acqua. Gli ospiti salutano alla divinità, e ricevono l'accoglienza dai bambini con amazake (bibita calda dolce bianca e densa, fatta dal riso) e mochi (il pasto pestato di riso "glutinoso" cotto.)

E' famosa quella di Yokote, la città di Sanpei, in prefettura di Akita. 


Ci sono i bambini dentro. 
Quando si entra, si tolgono le scarpe. 
C'è un tappeto simile a tatami. 


Non sono mai stata in kamakura, ma dicono che starci dentro non è freddo, anzi è calduccio.

Lana

19 febbraio 2010

Congraturazione, Dai-chan

Daisuke e Plushenko 

Takahashi Daisuke ha preso la medaglia di bronzo per pattinaggio di figura oggi.
E' il primo giapponese che è salito sul podio di questo sport in olimpiadi. 
Sono contenta sopratutto perché in novembre 2008 questo ragazzo ha avuto l'operazione chirurgica per una ferita grave del ginocchio destro. E' tornato sul ghiaccio a partecipare alle gare questo autunno. Sarà stato duro, sia fisicamente che mentalmente. 

Purtroppo non ha potuto compiere il salto quadruplo, quindi è caduto, ma ci ha mostrato una bella performance. 
La medaglia d'oro, l'ha conquistata Lysacek, un americano, l'argento invece viene preso da Plushenko, il campione olimpico precedente. 

Il russo ha fatto il quadruplo, mentre chi non ha provato ha conquistato la medaglia, su questo c'è polemica.

opinione di Stojko, ex campione pattinatore canadese: 

C'erano altri due ragazzi giapponesi, Oda Nobunari e Kozuka Takahiko.
Oda ha dovuto interrompere il suo programma perché i lacci di un pattino si sono spezzati. Ha continuato a pattinare dopo la sistemazione. E' al settimo posto.
Kozuka, il più giovane dei giapponesi, ventenne, che ha potuto saltare il quadruplo (!!), è ottavo. 

Non trovo un filmato di Daisuke in programma libero fatto oggi. 
Quello di short program del 16 febbraio è: 

Il programma libero è con la bellissima musica "La Strada", di Nino Rota, con la coreografia da Pasquale Camerlengo. 

Lana     

18 febbraio 2010

Le foto di Tokyo

Inizio a presentare Kagurazaka, il mio quartiere preferito, perché spesso bevevo i sake con gli amici qua.

La strada è in pendenza. 
("-saka", a volte si pronuncia "-zaka" intende pendenza.)  

Il tempio Zenkoku-ji

Una pizzeria

Un altro qualtiere, Kameido
Ho appena passato l'ingresso di Kameido Tenjin.
Non si vede l'edificio, per il ponte alto.

Dal ponte si vede così.
In fondo c'è il tempio Kameido Tenjin, dedicato alla divinità dello studio.
Da fine aprile a maggio fiorisce wisteria. Sarà bello.

Vicino al tempio, c'è un locale famoso per i dolci, Funabashiya.
Ho ordinato questo, kuzumochi.
La pasta è farina fermentata, condito zucchero scuro liquido e kinako,
la polvere di soya.
E' dolcissimo. E' adatto al tè verde forte.

Toyosu di notte.
Non si vede bene, c'è il mare davanti.

Sul cartello ho trovato una foto di un locale italiano.

Ho fatto solo questa foto, non ho provato a mangiare.

L'interno di un ristorante cinese.
I cartelli di cinquanta anni fa?

Erano così così.

Ho usato il programma picasa. E' solo il problema dell'abitudine, ma è scomodo. 

Lana

17 febbraio 2010

Kimi ni todoke


"Kimi ni todoke" detto "kimitodo" è un manga pubblicato sulla rivista mensile "Margaret" dal 2005.
La versione anime è in onda dall'autunno 2009, ora è appena stata trasmessa la 19° puntata.

E' la storia su una ragazza riservata, apparentemente sembra un personaggio nei film dell'orrore. 
Infatti sebbene che abbia il nome Sawako con l'ideogramma "fresco", il suo sopranome è Sadako, preso da "Ring", il romanzo scritto da Suzuki Koji e la serie dei film di orrrore di Nakata Hideo.
Non ha nessun amico/a, non ha mai avuto un cellulare che tutti quanti hanno, si veste con la gonna non corta per la divise scolastiche come le altre ragazze. Sembra di avere il carattere negativo, invece no: è molto positiva e sempre volontariamente prova a fare i lavori che tutti i colleghi di calasse non vogliono fare.
I colleghi, per la sua apparenza, la evitano e la ignorano tranne un ragazzo, Kazehaya-kun.
Piano piano cambiano il modo di comportarsi di Sawako e i rapporti con i colleghi. 

Insomma, non ti dico troppo. 
E' consigliabile. Credimi. 

Oltre che la storia tenera che sicuramente ti fa riconoscere il sentimento puro e innocente, si capisce che chiamare o iniziare a chiamare con il nome (non cognome) o cambiare il modo di chiamare gli amici è molto importante e sensibile per gli adolescenti giapponesi.

Spero un giorno verrà trasmesso in Italia. Però mi auguro che si trattino accuratamente i nomi e sopranomi dei personaggi, perché si capisca la vicinanza tra di loro.

La sigla chiusura, "Kataomoi" da Chara


In dizionario giapponese / italiano, ho cercato la parola "kataomoi", il titolo della sigla per sapere a cosa corrisponde, c'è scritto "amore sfortunato, infelice o non ricambiato". Sono d'accordo che non è ricambiato, ma non è che sia infelice né sfortunato.  La parola significa anche la situazione di chi in amore non ha coraggio di confessarlo.

Il titolo dell'opera "Kimi ni todoke" invece, vuol dire letteralmente "arriva (il mio cuore) a te", cioè è una frase dell'innamorato/a che spera che lui (o lei) riconoscerà l'amore.

Sawako, Chizuru, Ayane e Ryu, tutti i personaggi sono adorabili, ma il più amabile è Kazehaya. 
E' molto timido.  

Nella tua classe ci sono (c'erano) ragazzi timidi, come Kazehaya e Ryu?
O siete (eravate) voi che sono timidi? 

L'autrice Shiina Karuho è nata in Hokkaido. La storia si svolge in una città in Hokkaido.