06 giugno 2009

Ema, seconda parte: matematica su ema

La matematica che era sviluppata prima dell'apertura del paese nel 19° secolo, si chiama "wasan" (和算). Su questo, c'era uno strano costume con gli ema. 


I matematici e gli appassionati di matematica di tutte le classi sociali, quando hanno risolto il quesito, dedicavano un pezzo di legno su cui sono scritti i quisiti e le risposte giuste al tempio per un segno di ringraziamento. Questi ema, particoralmente si chiamavano "sangaku" (算額), letteralmente significa "cornice di matematica".

La copia di un sangaku in Hoshinomiya Jinja in Tochigi, donato nel 1683.
L'originale è stato bruciato in superficie, per cui non è leggbile ormai, per l'incendio nel 1975.
Un sangaku in Haguroyama Jinja in Yamagata, donato nel 1823
Non solo i quesiti risolti sono stati messi. Anche venivano portati i quesiti senza risposta per fare sfida, o semplicemente sperava che qualcun altro li risolvesse. Così dopo qualcuno rispondeva a quello con lo stesso modo. I templi funzionavano come luogo di dimostrazione per matematici dilletanti.

L'anime nel 2007 "Oh! Edo Rocket" è la storia dei ragazzi che vogliono lanciare un rocket per la luna, in cui c'è un ragazzo matematico (a sinistra), che spesso porta i sangaku al tempio, e un altro ragazzo (a destra) che gli risponde.
 I due personaggi in "Oh! Edo Rocket"
Lana

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