Questo anno il 20 marzo è l'equinozio, in Giappone si dice "Shunbun no hi" 春分の日. L'altro equinozio d'autunno è "Shuubun no hi" 秋分の日.
I tre giorni precedenti e i tre giorni successivi, quindi in totale una settimana intorno di shunbun no hi e shuubun no hi, li chiamano "o-higan" お彼岸. Uno è o-higan primaverile e l'altra è o-higan autunnale.
Si dice "Atsusa samusa no higanmade", che significa "abbiamo sia il caldo che il freddo fino a higan.", cioè dopo il higan primaverile non avremo il freddo, e dopo del higan autunnale non avremo il caldo.
Nei due giorni di higan, quello di marzo e quello di settembre, il sole tramonta proprio a ovest.
A ovest veniva considerato che ci fosse "il luogo puro".
Il concetto del luogo puro è del buddhismo, ma venendo mescolato con religioni primitive dei giapponesi, verso il sole e verso agli antenati, nei periodi di o-higan i giapponesi celebrano i morti della famiglia.
Li consolano dedicando i cibi e fiori.
Il tipico cibo è "botamochi". La pasta di riso coperta con "anko", a volte con sesamo o edamame pestato.
"Bota" di "botamochi" è da "botan", il tipico fiore di primavera.
Lo stesso cibo lo fanno anche il giorno autunnale, ma non lo chiamano con il nome del fiore primaverile ma chiamano o-hagi, come la pianta di autunno "hagi".
La foto all'inizio è di vari botamochi.
Quelli neri a destra sono di "anko", cioè cucinata da azuki, i fagioli rossi piccoli. I neri alla riga centrale sono di sesamo, e i chiari alla riga centrale sono di kinako, la farina di soia. I verdi a sinistra sono di edamame, la soia immatura.
Visto che tutti i tipi sono molto dolci, ti consiglio di mangiarli con il tè verde.
Quello verde con edamame, il mio preferito si chiama anche "zunda-mochi". E' il tipico dolce di Sendai e del sud Tohoku.
In Sendai dicono che Date Masamune, un noto samurai appassionato di cucina, lo cucinò prima di andare alle battaglie, ma non troviamo nessuna prova. Ma almeno nel libro della cucina rimasto nel clan Date, scritto nel 1733 c'è la ricetta di zunda-mochi.
Quello verde con edamame, il mio preferito si chiama anche "zunda-mochi". E' il tipico dolce di Sendai e del sud Tohoku.
In Sendai dicono che Date Masamune, un noto samurai appassionato di cucina, lo cucinò prima di andare alle battaglie, ma non troviamo nessuna prova. Ma almeno nel libro della cucina rimasto nel clan Date, scritto nel 1733 c'è la ricetta di zunda-mochi.
Lana
Mi è venuta una voglia pazza di mangiare quei dolci... yum!
RispondiEliminashiroi botamochi ha tabetai n desu.
RispondiEliminakinako ha daisukina n desu.