Candy Candy è il manga creato da Mizuki Kyoko e Igarashi Yumiko. La prima ha fatto la storia e la seconda l'ha disegnata.
Nella seconda metà degli anni settanta è stato pubblicato su una rivista, ed è stato trasmesso l'anime.
Ma oggi non esce neanche la ristampa del manga, e non fanno la ritrasmissione.
Perché le due autrici erano in controversia legale sul copyright. Nell'ultima processo è stato definito che non si può commerciare nessun oggetto senza il permesso delle due autrici.
Una volta erano usciti anche molti gadget sull'opera, ma oggi non ci si trovano più.
Quindi se si vedono gli oggetti nuovi sull'opera, essi saranno contraffatti. Si possono acquistare i prodotti, sia manga e anime che gadget, praticamente solo con l'asta o nei negozi per usati.
Tutto ciò è una grande perdita per i fan.
La sigla italiana completa
La versione di Cristina D'Avena. Il titolo dell'anime è "Dolce Candy"
La sigla di apertura giapponese
Il doppiatore Inoue Kazuhiko, noto per Kakashi sensei in "Naruto" e Nyanko sensei in "Natsume Yujincho" è diventato popolare con il doppiaggio per Anthony. Inoue era sposato con una delle autrice, Igarashi Yumiko.
Anthony è lui.
Ma gli è accaduto un incidente...
E' morto.
Questo lo guardavo quando ero all'asilo, con una mia amica più grande... Non mi ricordo niente.
RispondiEliminaPerò la sigla di Cristina D'Avena me la ricordo! ^^
RispondiEliminaE' in assoluto il mio anime preferito :) L'ho guardato tutto (più di una volta) e l'ho amato tantissimo!
RispondiEliminaGrazie per la chicca della sigla giapponese: ricordo che quello era un tema ricorrente nel cartone!
Mille volte più bella la prima sigla, quella storica!!! Uno dei primi anime che vidi piccolissima,lo davano sulle tv locali e quanti pianti quando non si vedeva niente per un temporale ^_-
RispondiEliminaIn Italia il manga fu pubblicato a puntate sul mitico giornalino di Candy della Fabbri, ne fecero anche dei sequel più o meno ufficiali disegnati malissimo :(((
Non era il mio genere di anime preferito, ne vidi solo qualche episodio e lessi qualche fascicolo del manga... però mi piaceva la bambola. E' davvero stupido che le due autrici siano ancora in causa, così ci perdono un sacco di soldi per tutti i gagdets che non si possono commercializzare e non solo, ma anche i soldi dei diritti di pubblicazione all'estero: quante case editrici vorrebbero ripubblicare il manga e non lo possono fare... ancora un pò che si aspetta nessun fan si ricorderà più di Candy e quindi nessuno poi richiederà la pubblicazione del manga o la visione dell'anime... Davvero un peccato...
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