19 settembre 2008

Futatsu no Spica

"Futatsu no Spica" è un manga pubblicato dal 2001, e ancora continua, fatto da Yaginuma Kou (柳沼行). La versione d'anime è stata trasmessa dal 2003 al 2004, dura 20 puntate. 
E' la storia di una bambina che ha perso la mamma per la sciagura di un razzo spaziale, e che però ha il sogno di diventare astronauta.
Non parlo dei dettagli della storia, ma spiego alcune parole.
Spica : la stella binaria nella Costellazione della Vergine. 
La protagonista Kamogawa Asumi : "kamo" significa letteralmente "anatra", ma in questo caso vuole farci immaginare "kamome", cioè gabbiano. Il suo appartamento si chiama Kamome, e uno dei colleghi della scuola spaziale la chiama "kamome-chan". Kamome, in russo "chaika", è stato usato come codice nello spazio dall'astronauta Valentina Vladimirovna Tereshkova. 
Il razzo caduto "Shishi-go" : "Shishi" è una vecchia parola che intende "leone".
Lion-san : l'unico amico di Asumi piccola. E' l'astronauta di Shishi-go. 
Padre di Asumi, Kamogawa Tomoroo : "Tomoroo" fa immaginare "tomorrow". "Asu" di Asumi è "domani".
Madre di Asmuni, Kamogawa Kyooko : "Kyoo" significa "oggi".  
La musica con l'armonica di Lion-san che spesso si sente nell'anime è "Miagete Goran Yoru no Hoshi o" (Guarda le stelle di notte). E' una canzone popolare in Giappone, cantata nel 1963 da Sakamoto Kyuu (坂本九). 
Il posto descritto nell'opera è vicino alla stazione di Gokurakuji nella linea Enoden in Kamakura.
Stazione Gokurakuji dell'Enoden

La sigla finale di Futatsu no spica, "Miagete Goran Yoru no Hoshi o" da Begin


 L'originale "Miagete goran Yoru no Hoshi" o di Sakamoto Kyuu: 

Sakamoto Kyuu è deceduto per l'incidente aereo, che ha causato 520 vittime nel 1985 in Giappone.
Lana

1 commento:

  1. Ah! Grazie per le spiegazioni. Dell'anime avevo visto il primo episodio, e poi temendo che fosse troppo triste l'avevo abbandonato. Ma mi era rimasta la curiosità. Forse ci riproverò perché mi aveva comunque affascinato.
    Avevo notato comparire "spica" in altre produzioni giapponesi e oltre alla versione nipponica di "speaker" immaginavo avesse un altro significato. Che fosse il nome di una stella non l'avrei immaginato. Molto bello!

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