Siamo due ragazze giapponesi che vivono in Italia da una decina di anni. Abbiamo deciso di diffondere la cultura giapponese per chiarire molte delle idee confuse che ancora ci sono.
Io, sottoscritta Lana parto un attimino in Giappone domani. Torno in Italia circa tra tre settimane. Possibilmente metto le foto e scriverò da lì, non sono sicura però.
Anche se parto al mio paese, mi sento un po' depressa, forse perché mi manca Jiraiya... Jiraiya è adesso da persone affidabili.
Quel giorno, ero alla stazione di Shinjuku con una mia amica pazza. Dopo l'una del mattino non c'era un treno che ci porta a casa. Dovevamo prendere un taxi. Davanti all'uscita della stazione, c'era una lunga coda. La maggior parte degli aspettanti erano gli uomini impiegati ubriachi, stanchi, però tranquilli. La mia amica ha detto (quasi urlato) a tutti: "Non vi siete stufati di aspettare?" "...." (silenzio) "Per voi, gli uomini disperati, canto qualcosa, fate la richiesta!"
Qualcuno le ha chiesto modestamente: "Può cantare Hibari-chan?" Hibari-chan era una delle sue cantanti preferite. Ha cantato "Kawa no nagare no yooni". Qualcuno l'ha accompagnata a cantare, e gli spettatori costretti ad ascoltarla, alla fine hanno fatto un applauso.
"Kawa no nagare no yooni (川の流れのように)" da Misora Hibari (1989)
Hibari se ne è andata nel 1989 giugno, aveva solo 52 anni.
Volevo mettere anche questo, ma non ho potuto... "Yawara (柔)" (1965) da Misora Hibari, è la canzone di judo (柔道).
Siccome avevo già preparato la traduzione della canzone, lo metto comunque:
"Non pensare di vincere, perderai. Perdere è nulla. In fondo nel cuore, il sogno di YAWARA sempre infiammato, aspetta l'unica occasione per tutta la mia vita"
curiosità : Il suo nome vero è Kato Kazue (加藤和枝). Misora (美空) è composto da due ideogrammi che intendono "bello" e "cielo", mentre Hibari (ひばり)è il nome di una specie di uccelli, l'allodola. Un uccellino nel bel cielo era in realtà era un grande personaggio del Giappone dopo guerra.
I ragazzi nel mondo ballano con la sigla di "Suzumiya Haruhi no Yuuutsu (涼宮ハルヒの憂鬱)". Le ragazze italiane appaiono a 03.00 minuti nel filmato. Il finale è stato girato forse a Akihabara. (Qualcuno con lo zaino attraversa davanti alla telecamera...) A parte questo, è bello. Mi sono piaciuti quelli inglese e brasiliano. Alcuni cantano anche la sigla (si vede la bocca che muove). Ma è facile cantare le canzoni giapponesi?
Hon o takusan yomu. Eiga mo takusan miru. Sorekara umi de oyogu.
Leggerò tanti libri.
Guarderò anche tanti film.
Poi nuoterò nel mare.
Kakashi sensei, Naruto-kun wanatsuyasumi ni Nippon ni itte, tomodachi ni atte, hon o yonde, eiga o mite, umi deoyogu soodesu.
Kakashi sensei,
Naruto mi ha detto che
in vacanza va in Giappone,
si incontra con gli amici,
legge tanti libri,
guarda molti film,
e nuota nel mare.
Ninjutsu no renshuu mo shinasai.
Fai anche allenamento di ninjutsu.
Hai!
Sìssignore.
Siccome Marco ha commentato al post precedente sui verbi "te-kei", questa volta ho raccolto i verbi con "-te".
"iku" andare : lo modifichiamo con -te : itte "au" incontrare, vedere (qualcuno) : atte "yomu" leggere : yonde "miru" vedere, guardare : mite
Vi sembra che questi maledetti verbi non hanno una regola, è vero? Abituatevi con tanta pazienza. E' possibile scomporre e analizzare ogni verbo, volendo, ma dubito che vi aiuti.
A parte il verbo "miru" sono i verbi di godan (5 gradini). Cioè facendo rimanere la testa della parola, cambiano A, I, U, E, O, dipende dalle usanze.
"iku" ikAnai ikImasu, oyogImasen, oyogItai ikU ikE, ikEba ikOo
La maggior parte dei verbi giapponesi appartengono a questo tipo. I verbi formati con"-te" corrispondono alla seconda fase con I.
La variazione del verbo "yomu", di cui la seconda fase è "yomIte". Questa cambia "yonde".
Anticamente veniva detto "yomite" ma oramai si dice "yonde" per comodità. Quindi se dici "yomite", comunque ti capiranno. Ma dai l'impressione di una persona di mille anni fa!
altri verbi in forma in -te: "oyogu" → oyogite → oyoide "au" → aite → atte "iku" → ikite → itte "kaku" → kakite → kaite "warau" → waraite → waratte
Scrivo da Giappone poiche' sono in vacanza! (ma fa caldo da morire...) In questi giorni, guardando in tv, una pubblicita' mi ha dato molto negli occhi. Erano due scene molto retro fatta da cartoni animati.
"Edo sigusa" (atteggiamenti edochiani) di solito "sigusa"(atteggiamento, comportamento) si scrive 仕草 in kanji, ma per "Edo sigusa" si scrive 江戸思草.
Una: in un tram, c'e' piena di gente, ma quando sale un anziano sul tram, una signora prontamente alza il sedere sostenendo con un pugno e fa posto per lui. Questo atteggiamento si chiamava "KOBUSHI UKASE"(galleggiamento coi pugni)
Un'altra scena: e' su un vicolo stretto sotto la pioggia, due signori che messi il Kimono si incrociano, ma tutti e due piegano l'ombrello all'esterno in modo che non facciano toccare le goccie all'altro. Questo atteggiamento si chiamava "KASA KASHIGHE"(inchino dell'ombrello).
In tutte e due casi, i gesti di cortesia vengono svolti con la naturalezza e si intuisce che una volta era una cosa comune comportarsi in questo modo.
Nel periodo Edo (1603-1867), nella citta' di Edo (oggi Tokyo) viveva un milione di persone, per vivere bene facendo coesistenza con gli altri, era necessario avere i rapporti buoni con tutti, percio' sono nati questi comportamenti che ponessero il rispetto degli altri alla base di tutto. E' diventata una moralita' per cittadini, e se uno non poteva fare questi atteggiamenti (ovviamente non solo questi due atteggiamenti di sopra, ce ne sono tantissimi!), non veniva riconosciuto come un vero edochiano. Questi atteggiamenti non erano solamente comportamenti, ma sarebbe meglio pensare come lo spirito o la filosofia dell'edochiani.
Per esempio "Ukatsu ayamari"(scusa disattenta), in qui quando capita che si pesti i piedi a qualcuno, si scusava non solo chi ha pestato i piedi, ma anche chi veniva pestato i piedi, con uno sguardo od un gesto manda un cenno cio' che non riusciva evitare questa cosa disattenta in un attimo, e crea un'atmosfera piacevole e non fa sentire disagio ad altro.
Gli edochiani avevano questa sensibilita' e raffinatezza. Sono usciti anche tanti libri sull'atteggiamento edochiano, sono tutti eleganti ed umanitari, ma questo boom significa che in Giappone sta veramente sconparendo la persona che si puo' comportare in modo gentile con gli altri... Rivalutiamo gli edochiani!!!
Ho comprato una nuova stampante laser. Questa volta è di Canon(キヤノン). E' questa.
Stampa velocissima ed è silenziosa. La scatola che la conteneva è subito diventata un oggetto di gioco per Jiraiya.
A proposito immagino che il nome "canon" venga considerato dal "canon", in italiano "cànone" che indica standard o norma. Un po' sì ed è originariamente no.
In realtà deriva da un termine buddista, "Kannon(観音)". Kannon è uno dei bodhisattva (sanscrito, in giapponese "Bosatsu 菩薩") che sono esseri viventi in passaggio all'illuminazione. In Giappone è tanto popolare quanto facile da trovare la sua statua.
Juuichi-men kannon (kannon con 11 faccie) di Dogan-ji in Shiga, 9° secolo Senju-kannon (kannon con mille mani) di Daihoon-ji in Kyoto, 13° secolo
La prina macchina fotografica di Canon venne chiamata Kwanon, che esattamente significa questo Kannon (観音) per beneficiarsi la sua grazia. Hanno chiamato la prima lente "Kashapa", che intendeva uno dei dieci discepoli di Gautama Buddha, Mahakasyapa. Questi sono causati dal fatto che il fondatore è credente Buddhista.
Eeeeto, Me (芽) ga dete, ha (葉) ga haete, hana (花) ga sakimasu.
Duuuunque,
All'inizio esce il germoglio, crescono le foglie,
e fioriscono i fiori.
Non solo.
"Mimi (耳)", cioè le orecchie, ha simile pronuncia di "mi (実)", ossia frutta.
"Hoho (頬)", oppure si dice anche hoo (頬), le guancia ha stessa pronuncia di ho (穂), spiga.
Non sto citando una opinione linguistica autenticata.
Ma almeno per ricordare le parole giapponesi la spiegazione vi aiuterà, vero?
Zenzen kankei naikedo, Happatai o shoukai shimasu.
Non c'entra niente,
però vi presento Happatai.
"Ha ( 葉)" cioè foglie si dicono anche "happa (葉っぱ)".
"Yatta" da Happatai(un gruppo composto dai comici giapponesi)
La canzone è uscita nel periodo critico in economia, quello che dicono è per incoraggiare la gente, anche se è una canzone stupida.