Siamo due ragazze giapponesi che vivono in Italia da una decina di anni. Abbiamo deciso di diffondere la cultura giapponese per chiarire molte delle idee confuse che ancora ci sono.
10 maggio 2009
Il declino dell'industria dei cartoni animati
Il grafico sopra è del mercato dei cartoni animati. La linea rossa indica l'andamento del numero delle trasmissioni annuali. Nel 2001, si contavano 124 cartoni, nel 2006 sono usciti 306 anime, ma dopo sono calati. Nel 2008, 288 anime sono stati trasmessi.
Il secondo grafico invece indica le vendite di ogni anno nel mercato giapponese. Nel 2006 la vendita totale dei dischi e cassette ha raggiunto i 95 miliardi di yen, nel 2008 sono diminuiti a 78 miliardi di yen (580 milioni di euro).
Ogni colonna ha due colori, quello chiaro è per i bambini meno di 11anni. Quello scuro è "non" per i bambini. Dal 2006 i cartoni per i bambini sono calati. Oltre al fatto che i bambini giapponesi stanno diminuendo, i produttori mirano di più agli adulti.
I giornali dicono che anche questo settore "sta finendo". Ma almeno gli anime in palinsesto sono già troppi, di cui ci saranno pochi anime interessanti. In un anno sarebbero sufficienti 100 anime, ma con qualità alta e più variabili.
Vuol dire poi, che forse i consumatori si sono stufati agli anime, tendenzialmente sempre simili...
Lana
Concordo.....Più che di un settore che stà finendo,è solo di un momento di pausa riorganizzativa.
RispondiEliminaUn'aumento esponenziale da 124 a 306 anime implica un vero e proprio Boom! non solo del numero degli anime ma anche degli studi che li hanno prodotti..la maggior parte sono piccoli studi formati da piccoli staff che non riescono a stare sul mercato e devono per forza di cose riorganizzarsi e sono assorbiti...d'altronde lo stesso Studio Gonzo - che proprio piccolo non è - ha avuto dei problemi quest'anno.
Non si tornerà ai 100 anime all'anno - credo che quel periodo sia finito perchè si è scoperto un mercato nuovo che esige molti più anime ed poi c'è anche il mercato del merchandising che vuole le serie animate come sostegno - ma certamente si scenderà sui 200...
Un numero equo.
Anche io sono d'accordo, meno anime e più qualità.
RispondiEliminaNon se ne può più di tutti questi cartoni tutti uguali, i disegni sono sempre della stessa matrice scarsa per non parlare delle storie che non fanno ridere nessuno.
Ah quanto mi mancano gli anni 80. ^ ^
Giulio
> Anche io sono d'accordo, meno anime e più qualità
RispondiEliminaMi unisco anche io. Ormai l'offerta di anime e' impressionante, non riesco piu' ad avere una panoramica delle serie come riuscivo a fare qualche anno fa'. Per fortuna che abbiamo Lana che ci aggiorna.
> ...delle storie che non fanno ridere nessuno
Non neccessariamente le storie devono far ridere. Sono sicuro che anche tu conosci degli anime con storie "serie" ma molto belle. Mi viene in mente lo Zambot 3 per esempio (無敵超人ザンボット3, il finale e' molto triste ma, all'epoca, mi ha fatto riflettere). Ciao.
Marco
io sono un vero "veditore" di anime, ma ultimamente nn ne vedo quasi nessuno. xche? xche nn sono belli :|
RispondiEliminanessuno merita per nessun motivo ormai :(
come gia detto e pensato, pochi ma buoni; nuove idee, nuove grafiche, bisogna rinnovare tutto....
Certo, ci vogliono anche quelli seri.
RispondiEliminaHai ragione... a me piace molto Mirai shōnen Konan.
Uff... perchè non ne fanno più così????
Giulio
In italia c'è un detto: il troppo stroppia;
RispondiEliminaOltre a questo c'è da rilevare che forse anche le idee sono finite, o quantomeno stanno finendo, un altro mercato dell'intrattenimento come Hollywood insegna.
Ogni anno rifilare cloni o quasi di anime passati non è un gran cosa, d'altra parte di Rumiko ce ne sono poche in giro...