Vediamo i verbi importati e poi modificati in giapponese.
1.
"saboru" (サボる, marinare, bigiare, fare il lavativo)
Si usa:
Kinoo gakkoo o sabotta.
Ieri, non sono andata a scuola
(perché non volevo studiare).
Aitsu wa itsumo shigoto o saboru.
Quel tizio non lavora mai bene.
(per la pigrizia).
"Sabo" deriva da "sabotage", una parola francese, che era importata con il suo significato per lo sciopero.
Con "ru" si è formato un verbo "sabo-ru", che ormai intende un concetto un po' diverso.
2.
"daburu" (ダブる, sovrapporre), deriva dalla parola inglese "double"
Seiseki ga warukute,
daigaku no ichinenme o dabutta.
Visto che mi hanno bocciato,
ho ripetuto il primo anno
dell'università per due volte.
3.
"toraburu" (トラブる, provocare pasticcio), deriva da "trouble" inglese.
Kinoo okyakusan to torabutta.
Ieri abbiamo avuto un problema
con un cliente.
4.
"misuru" (ミスる, fare l'errore), da "miss" inglese
Aaaaa! Misuttaaaaa.
Aaaaa! Ho sbagliatoooo.
Ora vi presento un verbo molto popolare tra i giovani ma non si sa se si stabilizzerà:
"kokuru". (コクる, dichiarare l'amore)
Questa non è da una parola straniera. L'originale (attuale anche) è "kokuhaku suru 告白する", cioè "confessare" o "dichiarare (i segreti)".
I giovani quando dicono "ti voglio bene!" o "ti amo" a qualcuno, usano questa parola per l'azione.
Si usa:
Ashita Sakura-chan ni ni kokurou to omou.
Dichiarerò domani a Sakura
che mi sono innamorato di lei.
Kinoo Sakura-chan ni kokutta.
Furareta.
Ieri ho confessato il mio sentimento a Sakura.
Mi ha rifiutato.
Lana
Poveraccio... perchè Sakura non l'ha voluto?
RispondiEliminaComunque anche in italiano ci sono le "nazionalizzazioni" delle parole straniere.
Esempi: "bistecca" viene dall'inglese "beafsteack", "treno" dal francese "train" che a loro volta si rifanno al latino "traho".
Ci sono tanti vocaboli... gli esempi si sprecano.
Poveraccio, Sakura ripensaci! XD
RispondiEliminaIl giapponese e l'italiano sono pieni di parole straniere. Sul sito satirico nonciclopedia nella pagina scritta in francese riguardante la lingua italiana c'è proprio la presa in giro del fatto che noi importiamo parecchie parole dall'estero. Il motivo per cui noi abbiamo tante parole straniere non lo conosco, non che gli altri non le abbiano ma pare che alcuni popoli siano più ricettivi di altri.
Ricordo che la prima volta che mi spiegarono il verbo saboru rimasi stupito per la presenza di katakana+hiragana. Sarà per questo, ma questo verbo non lo mai dimenticato...
RispondiEliminaGrazie per averne spiegato l'etimologia!