I quotidiani più diffusi in Giappone sono :
1° Yomiuri Shinbun 10.018.000
2° Asahi Shinbun 8.067.000
3° Mainichi Shinbun 3.850.000
Questi tre sono nazionali. Includendo quelli locali e altri nazionali si contano 121 giornali e si vendono 51,5 miliardi di copie nel 2008, di cui il 10% sono i quotidiani sportivi. Calcolando, 0.98 copie sono distribuite ad ogni famiglia.
(fonte : pressnet)
Dei numeri non si considerano le copie serali, vengono calcolati solo quelle della mattina. La maggior parte dei giornali pubblica anche la versione serale, su cui le vendite sono mediamente la metà o un terzo del mattino.
Ora vi spiego perché si vendono così tanto, nonostante per l'ultimo decennio siano diminuiti (nel 1998 le copie erano 53,7 miliardi di copie, per una famiglia era 1.16 copie.)
Il motivo principale è che la gran parte dei giornali sono distribuiti al mattino prestissimo (e di sera), anche di sabato e domenica, dai distributori delle agenzie che si trovano in tutto il Giappone. Queste agenzie si contano circa 20 mila (dati del 2007).
Si vendono nei chioschi delle stazione e nei negozi aperti per 24 ore (conbini), ma questi sono meno di 5% delle vendite, il 95% dei giornali vengono distribuiti alle famiglie.
I clienti fanno il contratto sulla distribuzione con questa agenzia locale, per il periodo che vogliono.
Allora le agenzie mandano gli agenti, di solito i part-timer, famiglia per famiglia per prendere contratti di competenza. Sono molto insistenti.
L'abbonamento di un giornale del mattino per un mese costa circa 3000 yen (23 euro), anche di sera è circa 4000 yen (31 euro).
Una copia del mattino al negozio costa circa 130 yen, vale 1 euro e di sera invece costa 50 - 60 yen, 0.4 - 0.5 euro.
Ultimamente si parla spesso se le vendite ufficiali sono vere oppure ci sarà qualche trucco.
Non sono false, nel senso che ogni giornale dice quanto vende all'agenzia. Ma per quanto riguarda le vendite ai lettori sono meno. Perché le agenzie comprano i giornali con un contratto dall'azienda di giornale, ma se non possono venderli tutti ai lettori, loro devono caricarsi le perdite, non possono restituire al'azienda ne compensarli.
Dicono che il più grosso Yomiuri, in realtà il 20% delle vendite di circa10 milioni di copie non viene letto, magari va alla spazzatura.
Le copie vendute alle agenzie ma non arrivano ai lettori, vengono chiamate Oshigami 押し紙. Oshi 押し è una parte della parola Oshitsukeru 押し付ける, cioè scaricare la responsabilità, in questo caso, sulle agenzie.
Perché i giornali pubblicano le vendite "truccate", allora? Ogni giornale guadagna, oltre dai lettori, il denaro per la pubblicità. I guadagni per la pubblicità dipendono le vendite, cioè le aziende che pagano ai giornali decidono le cifre calcolando le vendite. Quindi i giornali non possono dichiarare meno vendite, altrimenti non guadagnano.
Questi grandi giornali criticano la società giapponese sulla differenza tra i ricchi e i poveri come se loro fossero una giustizia, in realtà per mantenere loro guadagni, quindi dei stipendi degli impiegati (in media sono altissimi), fanno subire alle agenzie la strettissima amministrazione.
Non è giusto.
Lana
Questo blog è davvero molto interessante.
RispondiEliminaComplimenti, passerò spessissimo
Raffy
> Questi grandi giornali criticano la società giapponese sulla differenza tra i ricchi e i poveri come se loro fossero una giustizia
RispondiEliminaMeglio che mi trattenga, diciamo che non vedo di buon occhio la categoria dei giornalisti...
Cambiando discorso, ieri mi sono preso una giornata di liberta' per la laurea di un carissimo amico e poi ne ho approffittato per un giro ad un centro commerciale dove ho visto ed acquistato subito un "oggetto": eccolo .
Ciao
Marco (真流湖)
Io penso che i giornalisti debbano poter svolgere quello che gli anglosassoni chiamano la funzione di "watchdog", cani da guardia, del potere. Quindi devono essere liberi di informare la popolazione di qualcosa che non va nella società e nella politica, non perchè si credano i detentori della giustizia, bensì perchè quello è il loro lavoro.
RispondiEliminaSono d'accordo con te sul fatto che "barare" non è giusto e ci vorrebbe maggior trasparenza, ma sono convinto che la stampa in Giappone funzioni meglio che in Italia...
A proposito di giornalisti, ecco cosa e' successo:
RispondiEliminaReplica dell'ambasciata giapponese a Roma riguardo ad un articoloSpero che chi ha scritto l'articolo non intendesse offendere. Magari stava cercando di scrivere un pezzo "colorito e spiritoso" ma ha preso un abbaglio in buona fede. Per quanto mi riguarda, sono rattristato che sia successa una cosa del genere in Italia e volevo, anche tramite il blog di Lana e Lamu', esprimere la mia vicinanza, il mio affetto, la mia ammirazione e tutti i buoni sentimenti che esistono a quel meraviglioso popolo che sono i giapponesi. Ciao.
Marco