Siamo due ragazze giapponesi che vivono in Italia da una decina di anni. Abbiamo deciso di diffondere la cultura giapponese per chiarire molte delle idee confuse che ancora ci sono.
10 febbraio 2007
La tomba di Masakado
Dalla stazione metropolitana Otemachi a Tokyo, un minuto a piedi, si trova la tomba di Masakado-Koh (Maesta Masakado) circondata da palazzi di grande aziende e uffici statali.
Masakado-Koh, ossia Taira no Masakado (903-940), è discendente dell' Imperatore Kammu (737-806). Era un eroe che protestava contro il governo in quel momento per il popolo dell'est del paese. Dopo la morte la sua testa è stata portata a Kyoto per esporla come punizione.
Oggi, alcuni dicono che lui è stato un pioniere dei samurai.
Ad est del paese, ci sono varie tombe e templi per calmare l'anima di Masakado-Koh.
Un posto noto di questi è quello che si trova a Otemachi. Secondo la leggenda, la sua testa è arrivata qua volando da Kyoto da sola.
E' famoso perché dopo il terremoto nel 1923, quando hanno fatto il tentativo di costruire il palazzo del ministero della finanza su questo posto, il ministro ed i suoi quattordici impiegati sono morti. Inoltre poco dopo l'ultima guerra, l'occupazione americana ha voluto distruggere la tomba per fare un parcheggio. Ma un autista della ruspa è caduto ed è morto. Così hanno lasciato la tomba come oggi. Insomma veniva creduta la maledizione di Masakado-Koh.
Ora tutti gli impiegati che lavorano nei palazzi attorno alla tomba (penso molte centinaia) quando sono seduto non rivolgono la loro schiena verso la tomba. Assurdo? Però, è vero.
Quando mi sono recata alla tomba, ho visto un paio di impiegati fare la coda per pregare lì.
Era tenuta pulita ed i fiori erano freschi.
Si vedono rospi di roccia intorno la tomba. Non si sa esattamente cosa significa.
Una delle voci dice che la sua figlia aveva la tecnica magica usando i rospi (scommetto che immaginate Jiraiya di Naruto!), un' altra dice che questa è una storia fatta per il teatro.
Comunque, i rospi si chiamano in giapponese "蛙 kaeru", che ha lo stesso suono di "帰る kaeru" , cioè "tornare" come tornò Masakado-Koh da Kyoto, per cui gli impiegati che vengono mandati all' estero, vengono qua spesso per pregare di tornare in Giappone senza problemi.
by Lana
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