29 marzo 2009

Gli uomini amati in Giappone

Ho scritto un articolo su che tipo di bellezza femminile viene accettata in Giappone.
Allora oggi parlerò di quella maschile.

Cito esempi di alcuni ragazzi, che piacciono attualmente, ma la maggior parte che ho citato sono i preferiti
delle mie amiche giapponesi e i miei naturalmente.


Tamaki Hiroshi, il preferito di Lamù
Okada Jun'ichi a sinistra con Nagase Tomoya

Eita

Odagiri Joe

Tsumabuki Satoshi

Fukuyama Masaharu, piaciuto anche dai ragazzi, per i suoi racconti volgari in radio

Motoki Masahiro. Recentemente il film "Okuribito" ha preso Oscar per film stranieri.
Kimura Takuya, pur essendo un membro di un gruppo musicale, i telefilm in cui recita lui, tengono sempre bel share. 
Mizushima Hiro


Oguri Shun, il mio preferito in questo momento


Sembra che i ragazzi apparentemente troppo maschili non sono apprezzati. Per conto mio, in Giappone la distanza tra i due sessi è più vicina rispetto ai paesi occidentali. In altre parole la femminilità e la maschilità fisiche non vengono stimate tanto, direi che è un paese di uni-sesso, non so se sia bene o male.

(aggiunto)
Con "uni-sesso" lo volevo indicare che si vedono spesso ragazze belle ma non "sexy", o ragazzi belli ma non "sexy".  Questi due belli sono apparentemente vicini. Non intendo che l'atteggiamento femminile e maschile sono simili.

Ovviamente non intendo dire che in Giappone il fisico maschile con muscoli bestiali viene odiato. Aggiungo che il modello di Ryuu in Street Fighter è Sakaguchi Kenji, attore e figlio del lottatore di wrestling Sakaguchi Seiji.

Ryu e Sakaguchi Kenji, il preferito della mia mamma

(Aggiunti)

Matsumoto Jun  
 
 Gackt
 Inaba Koshi

Lana

La stagione di laurea a Hakama


Marzo è l'ultimo mese dell'anno accademico, per cui è la stagione di laurea. Le studentesse universitarie, tendenzialmente, per la cerimonia di laurea, si vestono con hakama sopra il kimono.

Hakama, di solito è come i pantaloni, viene usato per il vestito formale da uomo, per esempio nel rito del matrimonio, e le arti marziali.
Hakama formale per uomo e Shioda Gozo, il maestro di Aikido in hakama

Per quanto riguarda le donne, le miko (sacerdotesse shintoistiche) lo indossano. Hakama di miko è sempre rosso.
Una miko in hakama

Hakama per le studentesse laureanti ha l'origine nell'epoca Meiji e Taisho, cioè dagli anni settanta del 19° secolo ai primi anni del 20° secolo. Perché era un vestito tipico delle professoresse, conseguentemente anche delle studentesse. Le servivano i vestiti più comodi da muoversi.

Nella foto all'inizio, la ragazza a destra si mette gli stivali. Era la moda di cento anni fa.
C'è una manga di una storia basata su quell'epoca, "Haikara san ga tooru", in cui la protagonista Benio si vestiva così. Grazie al manga questo modo di vestirsi è diventato popolare di nuovo.


Lana

28 marzo 2009

Bambini sconfiggono Zombie

"Tantei! Knight Scoop" (Tantei significa investigatore) è una trasmissione televisiva in Osaka. Hanno iniziato più di venti anni fa, ottiene un bel share anche oggi.

Il programma, ricevendo le lettere di richiesta dai spettatori, esaudisce i desideri, realizza i sogni e fa il report.

Questa puntata è andata in onda l'anno scorso. La mamma di tre bambini, grandi fan dei film di orrore, che si preparano quotidianamente contro l'attacco degli zombie, ha voluto realizzare il loro sogno.   

Anche i vicini dell'appartamento della famiglia hanno partecipato all'evento, scappando in panico da un mostro. Adoro la gente di Osaka per questo tipo di atteggiamento...



Una lettera dal mostro arriva alla famiglia, "Arrivo subito da voi. Da zombie".
I bambini, tornati  a casa, preparano la difesa. Pongono una tazza di tabasco, ma subito dopo sarà versato.
Il mostro recitato da un attore anonimo, che aspetta gentilmente la preparazione dei bambini , e lecca (o fa finta di leccare) il tabasco versato, perché un bambino dice : "E' il sangue, ti piace, vero?"
Ai 03.40, un bambino, rispondendo allo staff della tv che gli dice, :"Lavorate assieme, altrimenti perdete.", protesta e piange: "Cosa stai dicendo, tu non ci aiuti niente!! Stiamo facendo tutte le possibilità!"

L'attore sconfitto scappa, dicendo "Non verrò mai più....".

Il bambino Toranosuke alla fine, per la domanda dello staff : "Per quale motivo avete vinto? Chi ha lavorato bene?", risponde "Tutti noi, abbiamo collaborato".



Spero che tra qualche anno, i bambini spediscano una lettera alla trasmissione per chiedere scusa all'attore,
a cui hanno fatto tanto male.

Lana

27 marzo 2009

Scene della scuola giapponese

In un forum inglese, si parlava sull'infermeria di scuola. (fonte : animesuki forums)

La sala medica in scuola si chiama "hokenshitsu" 保健室, cioè "sala per sanità". Non si fa l'operazione nè l'iniezione lì, ma se qualcuno si sente male, può riposarsi. Di solito ci sono due o tre letti. Il lavoro del personale è dedicarsi per la salute degli alunni, ed è fatto dall'insegnante con conoscenza medica, non è come gli infermieri che possono lavorare in ospedale.  

 L'ingresso di hokenshitsu e la maestra da "Minamike"

La sala con letti sempre in "Minamike"

Ma l'anime è anime, non è detto che sempre ci sia la maestra giovane, bella e gentile ci aspetta. Per quanto mi riguarda, spesso svenivo in palestra quando c'era la riunione in piedi, andavo (mi portavano) alla sala. La maestra era gentile ma era anziana.

Un'altra discussione sulla scuola : l'aula. In un forun si parlava sul motivo per cui il posto del protagonista in scuola si trova alla  finestra. (fonte : animenewsnetwork)


Non so il motivo, mi è interessato un commento sulla posizione delle finestre nella scuola giapponese: sempre a sinistra dal punto di vista degli alunni.  
E' vero. Non l'avevo mai notato, perchè è troppo normale. Ricercando un po', ho saputo una cosa. In Giappone le scuole vengono costruite perche la parte di finestra sia verso sud. Inoltre, la luce entra dalla sinistra, perchè non dia fastidio quando si scrive. (Gran parte dei giapponesi è destro. Sembra che ci sono meno mancini che tra gli stranieri.)

Ho raccolto le scene di aula con finestre a sinistra.

 "Azumanga Daioh"


 "Kamichu!"

"Suzumiya Haruhi no Yuuutsu"

"Death Note"

Ecco, perchè il personaggio si siede qua. Se Yagami Light non si siede quel posto, non poteva trovare il Death Note.
Alle medie mi sedevo proprio sul posto di Yagami, alla penultima finestra. Vedevo spesso fuori, si vedeva il campo sportivo di una scuola superiore. Davanti e indietro di me, c'erano due ragazzacci che scherzavano.
Bei tempi....

Lana

Una lettera da Taro



In febbraio, arrabbiata dei massmedia giapponesi che attaccano solo le cose stupide dei politici e non parlano di quello che sta succedendo, ho spedito una cartolina per San Valentino ad Aso Taro, il Primo Ministro giapponese. C'era un movimento in web per incoraggiarlo, per cui forse molte persone gliel'hanno mandato come me.
Ieri, è arrivata una lettera di ringraziamento. Sapevo che ha una bella scrittura, infatti veramente scrive bene. 
Ho esitato di mettere la foto qua, pur essendo una fotocopia, perché è comunque una lettera, ma la segreteria dell'ufficio di Aso ha dichiarato ad un blogger che non ci sono problemi a pubblicarla.
La lettera dice, 
"Grazie del Suo incoraggiamento, siamo in grosso problema economico mondiale. E' la mia missione di superarlo. Faccio tutte le possibilità."
Questo è il francobollo. Si capisce che è annullato nell'ufficio postale di Parlamento. "Kokkai" significa "Parlamento".

Sono contenta, però anche mi è dispiaciuta per aver fatto lavorare in più le segretarie.
La prossima volta non scriverò il mio indirizzo.

Lana

26 marzo 2009

Sakura e i morti

Per il post di sakura, ho ricevuto la domanda: 
Ma è vero che, in passato, si era soliti seppellire i morti sotto i ciliegi?

E' vero che spesso i ciliegi facilmente fanno immaginare la "morte". Ma il collegamento tra ciliegi e cimitero, non è chiaro.

Per quanto riguarda l'impressione della morte sui ciliegi, dovrei citare il romanzo famoso "Sakura no ki no shita niwa 桜の樹の下には" scritto da Kajii Motojiro (梶井基次郎1901-1932). C'è una espressione : "Sono seppelliti i morti sotto gli alberi di ciliegi! Puoi crederci."  Molte opere moderne, sia romanzi che manga e film, sono influenzati da questa frase.


Kajii Motojiro

Sembra impossibile che l'idea sia nata improvvisamente nel cervello di Kajii, deve esserci una base culturale o una certa coscienza collettiva.
A proposito del colore dei ciliegi, cioè il rosa chiaro, per mettere il colore sulle stoffe, si doveva prendere la linfa dal tronco, non i fiori. E' probabile che ai giapponesi antichi faceva venire in mente qualcosa della morte, magari il sangue. Questo l'ho penso io, però.
I ciliegi non sono adatti per i giardini della casa, per le sue radici che cresceranno ampiamente finché distruggono spesso le base dell'edificio. Oltre a questo i ciliegi non sopportano di essere tagliati. Se tagli i rami, tendenzialmente si ammalano. Così servono campi ampi. E' anche uno dei motivi perché oggi si vedono spesso vicino alle scuole.
 Yanagita Kunio

Aggiungo un'altra cosa. Uno studioso del folclore giapponese Yanagita Kunio (柳田國男 1875-1962) scrisse in un suo libro (forse Toono Monogatari 遠野物語, che non ho mai letto quindi non ne sono sicura.) che certi antichi posti con dentro il nome "sakura", erano luoghi dei morti.  
 
Alla fine presento una poesia di Saigyo (西行,1118-1190), il bonzo poeta che amava ciliegi.
願はくは花の下にて春しなんその如月の望月のころ
Negawakuwa hanano shitanite haru shinan, sono kisaragi no mochizuki no koro.
In italiano:
Se è possibile, vorrei morire nella stagione di ciliegi, sotto l'albero e la luna piena.

Saigyo è deceduto esattamente come voleva.
Personalmente anch'io vorrei essere seppellita sotto l'albero di ciliegi. Ogni primavera qualcuno viene ad
adorare i fiori, non mi importa che nessuno mi conosce.

Lana

25 marzo 2009

Nachi e Kumano

Presento le foto di Kumano.
Dalla Stazione Nachi in perfettura Wakayama, con pulman circa 30 minuti arrivi a Kumano, che era stata sempre un posto sacro.
Dentro l'autobus. Davanti ai posti, quindi sulla schiena delle sedie, c'è scritto "non alzarsi finché il bus si ferma". Hanno paura che qualcuno si faccia male. In fondo alto, c'è una tabella elettronica che ti dice quanto costa il viaggio.

Scesa alla fermata, camino un po', e si vede un tunnel del bosco.

I due alberi detti "marito e moglie" hanno 800 anni. 

L'ingresso, un torii di Kumano Jinja. Dicono che è stato fondato nel 4° secolo dall'Imperatore Nintoku, ma non si sa se è vero. Ci sono molti scritti, basati sulla leggenda dell'inizio del Giappone. 
Ora è il centro di 4000 altri kumano jinja. Era uno dei posti importanti per Shugendo, una religione giapponese con addestramenti, mescolata tra buddismo e shintoismo.

I sacerdoti del tempio

Dicono che con il cellulare ti spiega come una guida, non so come funziona. Non avevo un telefonino.

Vicino al tempio, c'è la cascata "Nachi Ichi no Taki", ossia "La Prima Cascata di Nachi" di 133 metri di altezza. Ci sono altri sessanta cascate in questa montagna, che erano posti di addestramento dei bonzi.
Proprio la cascata è sacra, per cui c'era sake dedicato alla divinità vicino al torii, e la sopra della cascata c'è una shimenawa che indica la sacralità.


Alla base c'era un'arcobaleno.


Scendendo dalla montagna, guardo i negozi di souvenir.


Un locale. Sono entrata, potevo mangiare in giardino.

Ho ordinato un piatto di udon. Era così così.

Le scale di nuovo.

Scendo...

Uscendo il bosco, si vedeva il verde della montagna e il cielo stupendo.

Un tubo che mi ha fatto immaginare Super Mario.



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Lana

24 marzo 2009

La bellezza

In Giappone le ragazze, che vengono apprezzate come "belle" nel resto del mondo, non sono considerate bellissime. Cioè la misura sulla bellezza è diversa.
Cito un esempio chiaro, nel 2007 una ragazza ha vinto il Miss Universe. So che per vincere la gara, servono l'atteggiamento, intelligenza, oltre alla bellezza. Ma per quanto riguarda la sua bellezza, molti giapponesi si sono convinti su questa diversità.

La vincitrice Miss Universe 2007, Mori Riyo 
Si vede qualcosa in comune nelle attrici asiatiche Hollywoodane, come Lucy Liu 


In Giappone c'è una donna francese consigliere perché vincano il Miss Universe. Secondo me grazie a lei, qualche giapponese ha potuto vincere (nel 2006 ha ottenuto il secondo posto), nel senso che questa persona occidentale sa cosa è la "bellezza standard". 

Mentre le ragazze popolari in Giappone sono come queste sotto. E' inutile paragonarle con le vincitrici ma si capisce come sia diversa la bellezza per i giapponesi.  

Horikita Maki

Nagasawa Masami

Aragaki Yui

Miyazaki Aoi, in un telefilm che recita una donna di circa quaranta anni
Hirano Aya, doppiatrice 
Insomma la cosa che conta in Giappone è "kawaii".

"Kawaii" non è "carina" italiana.
Se non mi sbaglio, "carina" in lingua italiana è alternativa al posto di "bella", cioè è la parola anche per le ragazze non tanto belle ma simpatiche.
Ma "kawaii" non è così. E' più positivo.

Lana